20710591 - Diritto privato per la musica e lo spettacolo

Il corso mira a fornire allo studente una prima formazione – basica e con linguaggio accessibile – sulla più rilevante normativa che ruota intorno al mondo della musica e dello spettacolo. Particolare attenzione sarà approntata alle nuove tecnologie e alle loro ripercussioni sui diritti degli artisti. L’obiettivo delle lezioni è quello di fornire degli utili strumenti per comprendere e valutare il profilo più strettamente giuridico, specie su tematiche ascrivibili al diritto privato, delle professioni, in senso lato “artistiche”, che lo studente intenderà intraprendere in futuro.
Il Corso è mutuato (con una integrazione di 3 CFU) dal Dipartimento di Economia nel CDL triennale in "Economia della cultura": le lezioni integrative si svolgeranno presso la sede del Dipartimento di Economia e – in aggiunta al programma svolto presso il Dipartimento di Filosofia, Comunicazione e Spettacolo – gli studenti acquisiranno altresì la conoscenza della disciplina giuridica della c.d. "impresa creativa", con particolare riguardo all'attività svolta dai c.d. "influencers".
Sul piano metodologico il corso, anche attraverso lo svolgimento di attività seminariale, di esercitazioni pratiche, nonché la presenza e il dibattito di/con enti e artisti selezionati, è finalizzato a sviluppare la capacità dei discenti di orientarsi nel sistema delle fonti del diritto della musica, dello spettacolo e delle c.dd. “imprese creative”, nonché di interpretare il fenomeno giuridico ad esso attinente alla luce delle regole, dei principi e dei valori che lo connotano, di dare infine soluzione ai problemi concreti attraverso l’applicazione delle principali categorie civilistiche.



scheda docente | materiale didattico

Mutuazione: 20710591 Diritto privato per la musica e lo spettacolo in DAMS (Discipline delle Arti, della Musica e dello Spettacolo) L-3 LONGOBUCCO FRANCESCO

Programma

PROGRAMMA COMUNE PER TUTTI GLI STUDENTI (6 CFU):

- Le fonti e i princípi del diritto dello spettacolo.
- I soggetti che operano nel mondo dello spettacolo.
- L’oggetto della tutela e la nozione giuridica di arte.
- Artisti e diritto del lavoro.
- L’organizzazione del mercato dello spettacolo e gli incentivi economici per il settore.
- La contrattualistica nel settore cinematografico.
- La contrattualistica per gli artisti di teatro.
- La contrattualistica del mercato discografico.
- La tutela del diritto d’autore.
- Il diritto di autore e la tutela degli artisti nel settore delle nuove tecnologie.

INTEGRAZIONE PER I SOLI STUDENTI ISCRITTI AL Cdl in "ECONOMIA DELLA CULTURA" - DIPARTIMENTO DI ECONOMIA (3 CFU):

- La disciplina giuridica delle c.d. "imprese creative": premesse.
- Tecniche di regolazione giuridica delle attività culturali e creative.
- Le forme giuridiche delle imprese creative.
- I contratti rilevanti per l’impresa creativa.
- Il caso dei c.dd. "influencers" e la regolamentazione normativa del fenomeno.




Testi Adottati

F. LONGOBUCCO, Lezioni di Diritto della musica e dello spettacolo. Focus sulla c.d. "impresa creativa" - 2024 (in corso di preparazione).

Agli studenti frequentanti saranno distribuiti materiali e dispense.

Modalità Erogazione

Lezioni didattiche frontali (80%). Seminari teorico-applicativi ed incontri con figure del settore (20%).

Modalità Frequenza

Non obbligatoria, ma consigliata.

Modalità Valutazione

L’esame consiste in una prova orale finalizzata a verificare la conoscenza delle basilari nozioni (giuridiche) del diritto della musica, dello spettacolo (e delle c.dd. imprese creative, inclusa l'attività degli influencers), la dimestichezza con i fondamenti della metodologia giuridica, anche tramite l'applicazione delle norme di settore alla casistica concreta, nonché la padronanza del linguaggio tecnico-giuridico. La formulazione del giudizio finale rispetta i seguenti criteri di valutazione: - Mancato superamento dell’esame: il candidato non dimostra una sufficiente conoscenza dei concetti di base. - Da 18 a 21 (Livello sufficiente): il candidato dimostra una sufficiente conoscenza dei concetti di base formalizzandoli in linguaggio semplificato. - Da 22 a 24 (Livello discreto): il candidato dimostra una discreta conoscenza dei concetti di base formalizzandoli in maniera corretta. - Da 25 a 26 (Livello buono): il candidato dimostra una buona conoscenza dei concetti di base formalizzandoli in modo corretto e consapevole. - Da 27 a 29 (Livello molto buono): il candidato dimostra una conoscenza approfondita dei concetti di base formalizzandoli in maniera fluida e collegandoli autonomamente anche nella valutazione di casi concreti. - Da 30 a 30 e lode (Livello ottimo/eccellente): il candidato dimostra una conoscenza molto approfondita dei concetti di base formalizzandoli con proprietà di linguaggio e collegandoli autonomamente e criticamente anche nella valutazione di casi concreti.